Del perché siete finiti in questa facoltà

Jojo! ha scritto:

Blow ha scritto:non cè nemmeno una motivazione razionale!

Quante battute scadenti potrei fare ocn questa frase....

la parola non è stata messa li x caso! che poi le battute vengono da sole ormai ed è una cosa veramente triste xk di solito fanno pena!

Mauro ha scritto:

Jojo! ha scritto:

Blow ha scritto:non cè nemmeno una motivazione razionale!

Quante battute scadenti potrei fare ocn questa frase....

Citando Orsina & Co.:
"Non tutto ciò che è reale e razionale"

Vabbeh, smetto di delirare...

e come conosci orsina?

Blow ha scritto:

Jojo! ha scritto:

Blow ha scritto:non cè nemmeno una motivazione razionale!

Quante battute scadenti potrei fare ocn questa frase....

la parola non è stata messa li x caso! che poi le battute vengono da sole ormai ed è una cosa veramente triste xk di solito fanno pena!

bè questo l'avevo immaginato...
infatti non ho specificato le battute perché avrei indotto qualcuno al suicidio

Blow ha scritto:e come conosci orsina?

Beh, primo l'ho visto spesso in giro per il Dipartimento, ma sopratutto mi sono letto di quando in quando le dispense scritte ad otto mani da lui e gli altri (a memoria mi pare Mascia, Nesi e D'Ancona, ma potrei sbagliarmi...)
Comunque non mi pare una cosa così assurda conoscere Orsina
Ciao!

infatti non ho detto che è assurdo visto k hai scritto citando orsina pensavo lavessi sentito a lezione!

A riccà, ma gli apostrofi proprio non ti piacciono?

no e sinceramente neanche quelli che vogliono fa i simpatici pur non essendelo!

Ohilà.
Sono Pietro, il tipo con l'aria stralunata, biondo, basso e occhiali, che si aggira per il dipartimento come un'anima in pena.
Mi presento qua per la prima volta per vari problemi burocratici col forum (non riuscivo ad accedervi).
Comunque bando alle ciancie.
Perchè ho scelto matematica??
Ho scelto matematica perchè... perchè... mmm vediamo..
Alle elementari avevo una propensione naturale a risolvere gli esercizi di matematica (quelli in cui zio Peppo compra 10 mele al prezzo di 1000 lire l'una e siccome è rincoglionito non riesce a fare il calcolo del costo totale della spesa), poi al liceo ho avuto una storia alquanto tormentata con la suddetta materia, in quanto ho avuto un tipo che il primo anno mi ha fatto imparare la matematica con una specie di trauma-terapia.
Poi il secondo anno ho avuto un professore molto bravo che mi invogliava un sacco nello studio della materia.
Ho capito quell'anno là che la matematica era robba per me, perchè quando facevo gli esercizi e non mi venivano (la maggior parte delle volte, direi), mi ci incaponivo come non mai, e per me incaponirmi con qualcosa era un'esperienza nuova, allora.
Bè poi vabbè gli anni venturi ho avuto prof ignoranti, che non sapevano un cavolo del programma (lo sapete che l'integrale è l'area SOPRA la funzione?)
e dopo varie peripezie, logoramenti interiori, dubbi vari (psicologia, filosofia, Accademia di arte, economia perchè il nome è bello o matematica?)
ho scelto matematica, e ho confermato la scelta il 4 ottobre dell'anno scorso, un giorno prima del termine ultimo dell'iscrizione, e ora eccomi qua.

eccomi qui in ritardo come sempre ....io e la puntualità non siamo per niente amiche!!!!!!!
cmq..perchè ho scelto matemarica??? effettivamente non lo so spiegare bene...da piccola mi piaceva tantissimo...ho scoperto le equazioni con incognita in 5 elementare, mentre le altre bambine in giardino giocavano io con il mio quaderno mi facevo i fatti miei (e diciamo che è ancora così) ...poi alle medie ero molto appassionata e al liceo però (non per mia scelta) mi sono iscritta al linguistico...rifarei quella scelta perchè in fondo in quella scuola ho fatto corsi di approfondimento di matematica, imparato 3 lingue, fatto esperimenti di chimica, partecipato a tutte le gare scientifiche a cui la scuola partecipava, vinto le nazionali di mathesis a bari ....la scelta "sbagliata" del liceo mi ha spinto verso tutti i laboratori scientifici pomeridiani e mi ha fatto scoprire questa grande passione.
perchè castelnuovo??? perchè i miei non potevano permettersi lo MIT university (Massaschusset, se si scrive così, America) dove io desideravo tanto iscrivermi......
dove mi vedo dopo la laurea???? spero ad insegnare in qualche liceo.....ma dati i risvolti di ora ho molti dubbi!!!!!!
speriamo di arrivare alla fine e ottenere la laurea poi il futuro riserverà tante meraviglie!!!!!
ciao a tutti

Jojo! ha scritto:sì, in un certo senso hai ragione, perché accontentarsi della verità umana quando si può conoscere quella universale?

Non conoscerai mai la verità universale né quella umana. La scienza in generale insegna a capire i limiti delle nostre capacità celebrali. Almeno questo è quello in cui io credo.

Ciao a tutti.

Mauro, la tua è una domanda eccezionale.
E' davvero bello leggere le storie di ognuno: ti fanno sentire meno solo, ti ispirano, ti incoraggiano, ti insegnano e ti divertono anche.

Stupenda è la frase che cita Irenuccia88:"Il vero matematico non si riconosce dalla velocità con cui riesce a risolvere un problema, ma dalla testardaggine che dimostra nel volerlo risolvere."


Questa è la mia storia.

Fin da piccolino sono sempre stato incuriosito e affascinato dalle meraviglie della natura, e quindi dalla scienza.
Poi un giorno vedo Frankenstein di Kenneth Branagh e rimango folgorato: la figura dello scienziato che come un Prometeo moderno cerca di conquistare il fuoco divino per donarlo all'umanità.

Ma la passione per la matematica viene quando in secondo superiore leggo "L'ultimo teorema di Fermat" di Simon Singh. L'esempio della scacchiera mutilata mi fa capire che il metodo scientifico da solo non basta per arrivare alla conoscenza: e da qui mi innamoro di nuovo, della matematica.

Superata la maturità nel 2007 mi iscrivo alla Sapienza in Matematica, ma si rivela un anno disastroso: un solo esame superato - indovinate un pò quale.. - quello di inglese -.-

Vicende personali, mancanza di soldini e metodo di studio sbagliato le cause supposte. Decido quindi di buttarmi sul lavoro, in modo da risolvere anche il problema dei soldi e magari provare anche a studiare.

Così mi impegno e dopo qualche anno di sacrifici finalmente raggiungo un buon lavoro, con un buono stipendio ed ottime prospettive. Ma scopro che lavorare e studiare significa per me porre un limite di tempo ed energie allo studio, sopprimere in qualche modo la mia passione che tenta di straripare.

Decido quindi di fare una cosa da pazzi a detta di molti: abbandonare - al giorno d'oggi - il lavoro e, servendomi per un pò dei soldi messi da parte in un anno, dedicarmi esclusivamente alla mia passione.

Vi confesso che ho paura di fallire di nuovo o di non essere abbastanza bravo, ma credo che seguire quello in cui si crede, o almeno provarci, sia la cosa più importante nella vita.. Più importante di qualsiasi successo o insuccesso.


Ciao!